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NinjaOne RMM vs Break-Fix

Da circa un anno ho deciso che la scelta migliore è lasciarsi alle spalle il classico modello Break-Fix e mi sono affidato a NinjaOne, un partner che soddisfa le mie esigenze, e anche quelle dei miei clienti. Ecco la nostra storia di successo e i motivi che mi hanno spinto a scegliere proprio il loro sistema.

Ogni RMM che ho provato ha le sue caratteristiche e si diversifica dagli altri, nessuno è uguale a nessuno, ma i motivi per cui ho preferito NinjaOne agli altri sono l’incredibile <strong>praticità ed intuitività di utilizzo</strong> del software e le sue integrazioni ai servizi di teleassistenza.

Un valido RMM era ciò di cui avevo bisogno per poter gestire più aziende contemporaneamente e altresì sbarazzarmi “dell’ansia mattutina”: quella sensazione che si sviluppa quando, una volta accesi telefono e pc, si riscontra una serie di problemi urgenti ed imprevisti che richiederebbero la qualità dell’ubiquità. Ovviamente gli imprevisti fanno parte del lavoro (non si è mai esenti dalla rottura di hardware, da aggiornamenti che non si installano, … etc.) e proprio per questo è importante avere un RMM come Ninja che permetta di schedulare al meglio le attività tramite patch management, pianificazione di risoluzioni ai problemi e limitazione dei potenziali danni.
Il modello di Break-Fix (quando qualcosa si rompe, lo si aggiusta) non sempre porta i risultati sperati; chiunque lavori nel mondo sistemistico sa che il break-fix è un modello superato, inefficiente e, al contrario di quanto si possa pensare, molto costoso.

L’installazione e l’applicazione dei criteri/policy di gestione degli eventi sono molto semplici rispetto ad altre soluzioni provate, dove ho dovuto chiedere supporto per capirle. NinjaOne basta provarlo per imparare ed essere subito operativi.

Leggi l’articolo completo a cura del TEAM NinjaOne a questo link.

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